Vogue Weekend a Venezia

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Ogni due anni Venezia diventa uno dei palcoscenici più importanti dello star system artistico. Punta dell’iceberg, la 54° Biennale di Venezia Illuminations, che quest’anno rispolvera come chiosa della mostra principale tre capolavori di Canaletto. Nei tre giorni dell’opening (1-2-3 giugno), non si contano le presentazioni stampa, le inaugurazioni esclusive, le cene per vip e le feste “by invitation only”. Abbiamo stilato una lista con alcune delle mostre “fuori Biennale” – il programma ufficiale ne conta oltre 37 – sparse tra palazzi storici, chiese, ex-magazzini e isole limitrofe: cornici perfette anche per le più sperimentali e innovative opere d’arte. Dopo l’invasione dei maratoneti dell’arte nella settimana “calda” delle inaugurazioni, le proposte artistiche della città sono visibili per tutta l’estate, in tutta tranquillità.

Le Fondazioni

La Fondazione Prada approda a Venezia, a Ca’ Corner della Regina. Dopo anni di mostre ospitate alla Fondazione Cini sull’isola di San Giorgio, ora lo spazio dedicato all’arte della Maison milanese ha trovato uno spazio d’eccezione in questo palazzo settecentesco affacciato sul Canal Grande. La nuova sede inaugura con una mostra che ospita, rieditati, alcuni dei pezzi forti della collezione.

Anche la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo è presente in laguna con Modernikon (dal 01/06 al 25/09): una mostra già presentata nella sede storica a Torino, che raccoglie arte russa contemporanea. Lo spazio a Venezia è tra i più suggestivi: un edificio costruito all’inizio del Novecento in stile neogotico, la Casa dei Tre Oci. Riaperto dopo anni di restauro, questo palazzo è stato l’ex dimora di alcuni personaggi legati al mondo dell’arte e dell’architettura, come Mario De Maria e Renzo Piano.

Apre, in occasione della Biennale, il secondo appuntamento targato François Pinault Foundation: Il mondo vi appartiene a Palazzo Grassi (fino al 31/12). La mostra, che mette in relazione le opere di artisti che appartengono a diverse generazioni, si sviluppa intorno ai grandi temi della storia presente. Questo secondo appuntamento fa da pendant alla mostra ospitata a Punta della Dogana, Elogio del dubbio, inaugurata lo scorso aprile. Entrambe tappe da mettere in agenda con asterisco.

Mostri sacri a Venezia

Cornice seicentesca per la mostra di uno dei protagonisti dell’Arte Povera, Pier Paolo Calzolari, ospitata a Ca’ Pesaro (dal 04/06 al 30/10). L’esposizione presenta una selezione di 25 opere realizzate tra il 1968 e oggi. Per l’occasione, di fronte alla facciata del palazzo, tra le acque del Canal Grande, è collocata la scultura Struttura ghiacciante del 1990.

La Fondazione Querini Stampalia dedica a Marisa Merz, singolare e solitaria protagonista della scena italiana dalla fine degli anni Sessanta, una grande mostra personale curata da Chiara Bertola. Il titolo, Non corrisponde eppur fiorisce, sembra far riferimento ad alcune sue opere esposte, le “Testine” in argilla cruda: lavori messi in relazioni più volte con l’opera di Medardo Rosso. Per l’occasione, alcune piccole sculture della Merz sono state installate a fianco al volto del Bambino di Rosso, presente nella collezione del museo della Querini.

Panoramica sull’opera di Julian Schnabel dagli anni 70 ad oggi, nella mostra Permanently Becoming and the Architecture of seeing, ospitata al Museo Correr (fino al 27/11). La retrospettiva percorre, con oltre 40 opere, la carriera del noto artista americano, evidenziando le sue fonti ispirative: Jackson Pollock e Cy Twombly, ma anche i grandi maestri italiani e spagnoli dei secoli scorsi come El Greco e Tintoretto.

Due protagonisti d’eccezioni alla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova (dal 01/06 al 30/11). La mostra Salt of the Earth di Anselm Kiefer, che ha realizzato un’installazione espressamente per il Magazzino del Sale – lo spazio restaurato da Renzo Piano per la Fondazione – mentre, nell’ex Studio di Emilio Vedova è presentata …in continuum, l’imponente ciclo costituito da 108 tele, la maggior parte in bianco e nero, che il grande pittore dell’Informale italiano ha realizzato nel 1987/1988.

Omaggia la grande gallerista collezionista Ileana Sonnabend il Peggy Guggenheim a Palazzo Venier dei Leoni (dal 29/05 al 02/10). La mostra, Un ritratto Italiano, oltre a focalizzarsi sulla componente italiana della Collezione Sonnabend, testimonia l’amore che la collezionista aveva per l’Italia e i suoi artisti. Doveroso considerarla un mostro sacro dell’arte contemporanea:

Tra presente e passato

Dopo la trilogia Artempo (2007), Academia (2008) e In-Finitum (2009), Palazzo Fortuny inaugura quest’anno TRA – Edge of Becoming (fino al 27/11). Con 300 opere che spaziano dall’antico al contemporaneo, la mostra suggerisce – anche nel titolo – un percorso tra reperti antropologici e oggetti artigianali, mischiati con opere pensate appositamente per la mostra di Massimo Bartolini, Jannis Kounellis, Giulio Paolini, Hiroshi Sugimoto, Kim Soo-Ja, e molti altri.

Alla nuova scuola grande di Santa Maria della Misericordia, il fiammingo Jan Fabre presenta cinque grandi sculture in marmo, tra cui un’inedita rilettura della Pietà di Michelangelo (a cura di Giacinto Di Pietrantonio, dal 01/06 al 16/10). Tutte le cinque sculture saranno poggiate su una grande pedana dorata alla quale si accede dopo aver indossato apposite pantofole. Una sorta di rito sacrale della visione che, scultura dopo scultura, culmina nella Pietà neo-michelangiolesca.

Una alta colonna di fumo si innalza nella maestosa Basilica di San Giorgio per il progetto Ascension di Anish Kapoor. Organizzata dalla Fondazione Giorgio Cini onlus e Arte Continua, la mostra presenta la suggestiva installazione dello scultore, dal 01/06 al 27/11.

Infine, il 2 giugno, Bernard Aubertin è al Liassidi Palace Hotel Castello con una performance spettacolare dal titolo Unlimited che apre la presentazione alla Biennale 2011; basato sul concetto (dissacratorio e provocatorio) di bruciare jeans contemporanei – pensati con l’idea dell’eliminazione dei dettagli superflui e concentrati sulla naturalità e qualità dei materiali – il progetto costituisce lo sviluppo naturale del percorso artistico di Aubertin che durante la sua storia da “Pyromane” ha già bruciato molte cose: libri, auto, pianoforti, motocicli, manifesti e molti altri oggetti intrisi di valore simbolico e concettuale.

Mid-career e giovanissimi

È dedicata ad un giovane artista inglese, Ian Kiaer, la seconda mostra ospitata alla Fondazione Querini Stampalia e a cura di Art at Work (dall’01/06 al 26/06). Con il suggestivo titolo Il Baciamano, Kiaer riflette con le sue opere su due figure importanti ed esemplari per il suo lavoro: quella del pittore veneziano di genere, Pietro Longhi, e quella dell’architetto Carlo Scarpa.

Ha sede nel piano nobile del seicentesco Palazzo Zenobio la mostra curata da Adelina von Fürstenberg, The Mediterranean Approach (dal 01/06 al 08/08). Organizzata da Art for the World, la collettiva riunisce una lunga serie di artisti provenienti dagli Stati che si affacciano sul Mediterraneo. Con le loro opere esplorano sia le differenze che le similitudini delle diverse identità che compongono una zona geografica tra le più ricche di arte e cultura. Dorsoduro 2596.

Ben quattro le mostre presentate alla Fondazione Bevilacqua La Masa. La selezione comprende la personale di Enrico David, Repertorio Ornamentale, a cura di Milovan Farronato (fino al 25/09). L’artista italiano mette al centro della mostra il tema del corpo, attraverso le più disparate citazioni: da Bergman a Bataille e a tutto quanto, nella cultura del 900, ha appunto parlato del corpo e delle sue trasformazioni. Proviene dall’Asia il gruppo protagonista della seconda mostra della Fondazione BLM, XIJING: parola che significa “capitale dell’Ovest”. Il collettivo presenta a Venezia la grande installazione I love Xijing.

Occupa le vetrine della Fondazione BLM in Piazza San Marco il terzo progetto a cura di Rirkrit Tiravanija: Terrarium For Two Publishers. Rispolverando la lunga storia della vetrina nell’arte, l’artista mette a confronto le pubblicazioni degli editori Three Star Books e Thea Westreicht/Ethan Wagner Publications.

Ai Magazzini del Sale va in scena The Future of a Promise, a cura di Lina Lazaar, la più ampia mostra di arte contemporanea Pan-arabica. Sono esposte 25 opere recenti realizzate da alcuni dei più famosi artisti dei Paesi Arabi, tra cui Mona Hatoum, Kader Attia, Nadia Kaabi-Linke, Jananne Al-Ani. La mostra indaga questioni intrinseche alla cultura araba come quelle di futuro e promessa, che in questo momento storico assumono una rilevanza ancora più attuale

Ultima tappa, ma non per importanza, gli Open Studio – Atelier BLM 2011 (fino al 05/06) che presentano le opere di 12 giovani artisti direttamente nel loro studio.

Progetti a cielo aperto

Tante le iniziative “a cielo aperto”, segnaliamo Flags for Venice: un progetto che indaga la bandiera come simbolo di nuove possibili comunità, non più soltanto di unità nazionale.

I 13 artisti internazionali invitati hanno realizzato delle bandiere che modificano i confini fisici e mentali di una comunità reale o immaginaria. Il progetto, presentato dall’Istituto Svizzero di Roma e Swiss Institute New York, ha luogo tra le calli veneziane, lungo l’Arsenale e i Giardini, dal 31 maggio al 5 giugno. Invadano l’Isola di San Servolo.

Oltre 80 gli artisti coinvolti al progetto Commercial Break, organizzato dal centro d’arte contemporanea moscovita Garage. L’iniziativa nasce in collaborazione con la rivista POST, che per l’occasione presenta la pubblicazione POST Pavillion per iPad. Dal 1 al 5 giugno, un maxischermo navigherà lungo i canali del centro di Venezia. I video degli artisti puntano il dito sulla relazione tra pubblicità e cultura, in una città che, ospitando la Biennale, diventa essa stessa un tema commerciale e pubblicitario. Tra i tantissimi Raymond Pettibon, John Pilson, Adel Abdessemed, Gelitin, Gillian Wearing, Vanessa Beecroft, Matthew Day Jackson e Maurizio Cattelan.

Invadono l’Isola di San Servolo le decine di artisti, armati di video proiettori, coinvolti nel progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Venezia BYOB (bring your own beamer), iniziativa ospitata nel Padiglione Internet, giunto alla sua seconda edizione. Curato da Miltos Manetas e ideato da Rafaël Rozendaal, l’appuntamento è per il 2 giugno e, conosciuta la fama dell’artista greco, si prevede una vera e propria irruzione multimediale nella laguna. Isola di San Servolo.

ARTE

Fondazione Prada
Ca’ Corner della Regina Santa Croce 2215

Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Casa dei Tre Oci
Sestiere Dorsoduro, Giudecca 43

Palazzo Grassi
Campo San Samuele

Ca’ Pesaro
Galleria Internazionale d’Arte moderna
Sestiere Santa Croce, 2076

Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252

Museo Correr
Piazza San Marco

Fondazione Emilio e Annabianca Vedova
Magazzino del Sale, Zattere 266
Studio Vedova, Zattere 50

Peggy Guggenheim Collection
Dorsoduro 701, 30123 Venezia

Palazzo Fortuny
San Marco 3780 – San Beneto

Nuova Scuola Grande di Santa Maria della Misericordia
Sestiere Cannaregio 3599
Fondamenta della Misericordia

Fondazione Bevilacqua La Masa
Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826

Galleria di Piazza San Marco

HOTEL

Bauer Palladio Hotel & SPA
Giudecca 33, 30133

Hotel Cipriani
Giudecca, 10

Campiello Zen
Rio Tera’ 1285, Santa Croce

Hotel Seguso
Dorsoduro, 779

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